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Alberto Sordi Alberto Sordi è probabilmente l'attore romano più amato dai romani stessi, per la sua inconfondibile parlata, la trascinante simpatia, il suo attaccamento senza riserve alla città natale. Alla sua morte, il 25 febbraio 2003, una quantità di cittadini ha voluto rendere omaggio ad "Albertone" con un'intensa partecipazione, che ha coinvolto anche le istituzioni capitoline. Nacque il 15 giugno 1920; da piccolo si esibiva in recitazioni improvvisate per i compagni ma l'Accademia dei Filodrammatici di Milano lo allontanò, pare per la sua dizione dialettale. Nel 1937, di nuovo a Roma, lavorò come comparsa a Cinecittà ma la prima fama gli arrivò dal doppiaggio della voce di Oliver Hardy nelle celeberrime comiche di Stanlio e Ollio e altri titoli hollywoodiani, come pure in Ladri di Biciclette. Esplode come attore dal 1952, diretto da grandi maestri in pellicole come I vitelloni (regia di Fellini), Un giorno in pretura, Un americano a Roma (Stefano Vanzina), La Grande Guerra (Monicelli). La commedia all'italiana si fonda dunque sull'amatissimo Alberto Sordi e un gruppo di altri noti attori (Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi e Vittorio Gassman) e conquista trionfalmente il pubblico; le parti di Albertone ritraggono impietosamente tutti i "simpatici difetti" dell'italiano nell'epopea di una nazione dal fascismo al boom economico fino agli ultimi anni di vita dell'attore. Vogliamo soltanto ricordare qualche altro film: Una vita difficile, Nell'anno del Signore, Il medico della mutua, Il vigile, Un eroe dei nostri tempi. Infine, un consiglio (da Ubi) meno ovvio di tanti altri: particolarmente divertente, anche se meno impegnato, il film Ladro Lui, Ladra Lei con l'indimenticabile Sylvia Koscina e un ritratto nostalgico della Roma povera e spensierata di molti anni fa. Il motto: "Maccherone, tu m'hai provocato, e io me te magno!". |
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