.:: La Roma di Ubi ::.
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Gelato e gelaterie Molte storie narrano la nascita del gelato, tuttavia non si sa con esattezza quando sia nato questo amatissimo alimento. Si narra che, già nel 500 a.C., i cinesi sapessero conservare il ghiaccio invernale per poterlo utilizzare d'estate mentre, in India, gli imperatori Moghul inviavano cavalieri sulle montagne dell'Hindukush per portare ghiaccio e neve a Delhi per i sorbetti di frutta di corte. Presso Babilonesi, Egizi, Arabi e Romani c'era l'abitudine di refrigerare alcune sostanze dolci; gli Arabi in Sicilia erano soliti mescolare la neve dell'Etna ai succhi di frutta, creando quello che può essere considerato l'antenato del nostro gelato (detto Sherbeth). Inventori del gelato vero e proprio si dice fossero italiani; di certo lo fecero conoscere in tutta Europa e ancor oggi nel continente questa fredda delizia viene associata ai nostri Mastri Gelatai -in particolare siciliani- che lo preparavano nelle città straniere, nelle quali, spesso, si trasferivano per il solo periodo estivo. Roma è popolata di gelaterie, buone, meno buone ed eccezionali. Intendiamo qui indicare alcune di quelle che, per una ragione o per l'altra, meritano una menzione d'onore. La gelateria Fatamorgana, in via Lago di Lesina 9/11 (di fronte al parco Nemorense, quartiere Trieste), ci ha davvero sorpreso con gusti speciali che variano di giorno in giorno e ingredienti di primissima scelta. Abbiamo provato, se la memoria non c'inganna, "ciocolata e pimento", "castagna e mirto", infine "mela, cannella e mandorla". La freschezza degli ingredienti (ben evidente nei gusti alla frutta) caratterizza anche Il Conte d'Oro, in via di Conca d'Oro, abbastanza vicino a v.le dei Prati Fiscali. Niente male anche Fior di Luna, in via della Lungaretta 96 (Trastevere) che, tra l'altro, vende e utilizza una selezione di prodotti del commercio equo e solidale. Notissimi sono La Palma (a pochi metri dal Pantheon), con una grande varietà di gusti, e Fassi (quello in via Principe Eugenio, 65/67 -presso piazza Vittorio), che occupa il grande Palazzo del Freddo dai locali caratteristici. |
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